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domenica 10 novembre 2013

Un luogo degli affetti : il Reto

Una rigogliosa pianta di Alloro
Andare al Reto è sempre stata una festa per me!
Da bambino c’ero stato quando passavano gli aeroplani carichi di bombe da scaricare sulle stazioni ferroviarie di Firenze : Porta al Prato, Campo di Marte, Rifredi ecc…  Da ragazzo, con il nonno Giacco, a prendere il maschio per fare la conigliolata, a vendemmiare, a battere il grano : ero, eravamo di casa.
Gli zii del babbo, i Carraesi, mi volevano un gran bene : un po’ per quei soggiorni in tempo di guerra quando avevo 3 anni ed una testa piena di riccioli, ma anche perché adoravano, ed erano ricambiati, la mamma ed il babbo.
Ho già raccontato di quando la mamma andò a fare la conoscenza di questi zii.
In tempo di guerra eravamo sfollati abitando dai nonni all’Osteria Nuova, per aspettare il passaggio del fronte, dove poi nacque mio fratello Marco, nel ’44. La mamma non appena sentiva le sirene che da Firenze davano l’ allarme, prendeva me in braccio e con Marco nel pancione, scendeva a volo le ‘mortole’ per arrivare al più presto al Reto e rifugiarsi in cantina con gli zii e tutti gli altri.
A volte l’allarme ci trovava vicino allo stalletto del maiale, dove io non volevo entrare : “…c’è puzzo, c’è la merda,..”! Una volta di queste il babbo mi prese per un braccio e mi suonò sonori sculaccioni: da allora entrai in quello stalletto a volo, senza fiatare!
La prima volta che tornai col nonno al Reto (adesso ci abitavo all’Osteria), ho riconosciuto la cantina ed in particolare il sasso su cui stavo in collo alla mamma : la cantina era scavata nel terreno sotto la casa.
Dal 1952 al ’55, anno in cui cominciai a lavorare, sono stato molte volte al Reto : per me era sempre una festa, per gli antichi rapporti d’affetto, per le squisite merende : pane di casa e olio dall’ orcio della  cantina.
Dopo almeno 3 vendemmie e altrettante battiture, con l’inizio della mia attività lavorativa la frequentazione al Reto praticamente cessò.
La casa e le pertinenze abitate dagli zii sono adesso proprietà dei figli di un altro loro nipote : in qualche maniera questo luogo è rimasto nell’ambito delle parentele della famiglia.

Francoeffe

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