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mercoledì 23 luglio 2014

Assisi


Una Sala Congressi vista da una
cabina per traduttori
Era stato un successo aver conquistato la fiducia di così importanti medici. Naturalmente la maggior responsabilità, favorendomi nella presentazione, se l’era presa il mio amico : lui mi conosceva, avevamo fatto molte cose insieme, dalle Feste de l’Unità alle gare podistiche, al coordinamento di una Commissione Consiliare di Bagno a Ripoli. Il lavoro che mi aveva affidato a Pozzolatico, un po’ per levarselo di torno, un po’ per offrirmi  l‘opportunità di una nuova esperienza, capace di attrarre i figli per continuarla dopo l’ avvio, era delicato come tutti i lavori, ma giocavamo in ambiente protetto e comunque si trattava di un solo giorno di Convegno. Proprio da quello scaturì la commessa per  quello da farsi ad Assisi.
Questo si prospettava come un lavoro impegnativo e duro.
Si trattava di un Convegno di livello Internazionale, con 2 Presidenti – uno dagli USA e uno dall’URSS- e con Ospiti da varie Nazioni. Nel Pool organizzativo che si andava formando era prevista anche la presenza del “Centro Internazionale per la Pace” di Assisi , sotto i cui auspici il Congresso si sarebbe svolto.
Si trattava proprio del Centro di quei tre francescani di Assisi che viaggiavano fra gli Stati del Mondo incontrando i loro Capi di Sato  e di Governo, a perorare la Pace.
Misero a disposizione dell’organizzazione il Logo del Comitato : scusate se è poco.
Offrirono anche la Sede : la Sala Gotica nel Sacro Convento di Assisi. Si impegnarono molto anche per rimuovere gli ostacoli e  convincere il Cremlino a favorire  la presenza del co-Presidente russo, un cardiologo di Mosca (l’altro veniva da Boston). Molti dei congressisti ne conoscevano il lavoro ma quasi nessuno lo aveva incontrato : all’epoca era difficile uscire dall’URSS. Alla fine lo sforzo dei frati fu premiato a vantaggio del Congresso, ma  sopportarono in quei giorni  una neanche discreta presenza di Servizi Segreti di vari Paesi.  
La Segreteria fu posta in una sala del Convento, grande e luminosa. Il personale necessario per la Reception e la Sala fu attinto dai contatti dell’Agenzia. Tutti si dimostrarono all’altezza e oltre.
Per l’occasione fu messo in piedi un meccanismo innovativo per le comunicazioni fra la Segreteria e il tavolo della Presidenza : due computer in linea evitarono il via vai in Sala delle Hostess che potevano distrarre l’attenzione dei Congressisti. Fra le chicche che furono messe in essere la migliore fu sicuramente il Concerto in Basilica Superiore con  “I Cantori di Assisi”, che dopo aver cantato fin’anche alcuni Spirituals, accompagnati dal ritmo delle mani dei presenti, terminarono il programma con il celebre Alleluja da ‘Il Messia’ di G.F. Haendel : un trionfo
Ai congressisti era stata offerta la Cena di Gala nel più importante, raffinato  e caratteristico Ristorante di Assisi. La qualità del menù scelto e del servizio si dimostrarono all’altezza e importanza della serata e degli Ospiti, che terminò con il Concerto in Basilica.
Il successo del Congresso, determinato anche dalle perfette traduzioni in simultanea, si concretizzò nella commessa di un nuovo lavoro, anch’esso internazionale, sul tema della ‘Cronobiologia’ che si sarebbe svolto a Firenze l’anno successivo.
L’ incontro più importante ad Assisi, condiviso con tutta la Segreteria, fu quello con il Custode del Sacro Convento : Padre Vincenzo Coli. Lo incontrammo molte volte. Veniva a trovarci in Segreteria e chiacchieravamo del più e del meno. Lui  vi incontrava  un ateo, un agnostico, uno di religione greco-ortodossa oltre alle tre ragazze assisane che suppongo cattoliche, forse  praticanti. Nessuno si sentì pressato da quella presenza.
Per anni lo abbiamo ricordato come una figura intelligente e discreta, gentile e premurosa.
Nel tempo l’ho incontrato molte volte a Firenze, dove veniva a cambiare aria  in occasione delle Feste natalizie. Le  trascorreva  aiutando i conventuali della Basilica fiorentina di S. Croce nelle confessioni e funzioni.
Dopo il periodo trascorso a Firenze dove l'ho ancora incontrato adesso  é a San Miniato Basso dove andrò a trovarlo a breve..

Francoeffe

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