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Ci sono voluti 38 mesi di lavoro per arrivare alla conclusione che presento, già stampata in alcune decine di copie: la ricerca genealogica dei bambolini nella pievania dell'Antella, Un lavoro iniziato per la curiosità di andare a 'vedere' quel che diceva il nonno Giovacchino, Giacco per gli amici, ma sopratutto 'bambolino' per tutti. Della famiglia era toccato a lui questo soprannome, al fratello era andato 'barile'. Chissà se suo padre, Emilio, veniva chiamato nello stesso modo nelle relazioni di tutti i giorni. Io ci scommetterei, anche perché era almeno dal 1584 che erano così appellati i Fantechi dei 2 rami del tronco dell' Antella: il mio, quello di Petriolo e l'altro, quello cosiddetto del 'Ginori' che ebbero ambedue origine da Jacopo di Pierantonio. Carta canta: quel Francesco di Lazzaro, di cui alla casella 00 del Catalogo dei 'bambolini dell'Antella', fu descritto in una carta di appunti dei Capitani di Parte, come Francesco 'dal bambolino' (1); in un Registro dei Matrimoni della chiesa di S. Tommaso a Baroncelli, a Francesco quel soprannome gli viene attribuito addirittura come cognome: 'Francesco di Lazzaro dal bambolino (2)! Dunque un soprannome antico e noto, col quale forse si potevano sottoscrivere anche impegni economici, nonostante che il cognome fosse usato da almeno oltre 100 anni nelle registrazioni di matrimoni, battesimi e morte.
Il risultato di questa ricerca non sarebbe di facile interpretazione senza la guida che ne illustri e spieghi le caratteristiche e la simbologia; per questa ragione sarà preceduto dalla "Introduzione Generale alla Ricerca".
(2) AAF, RPC, 1561.1 -6° parte, pag. 47.
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