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martedì 17 settembre 2013

STORIA LOCALE : ALCUNI LIBRI IN USCITA

L'amico Michele Turchi mi inoltra questo suo contributo che pubblico ben volentieri, ringraziandolo.
Michele che non è nuovo a fornire contributi di varia natura è anche un appassionato cultore di libri e della scrittura. Lui stesso è Autore di pubblicazioni di Storia locale che, come me del resto, non ritiene assolutamente 'minore'!




STORIA LOCALE, STORIA MINORE?

Nato e vissuto per la prima parte della vita sulle verdi colline ripolesi, per ragioni che qui sarebbe troppo lungo spiegare mi sono trasferito, armi e bagagli, nella valle dell’Arno fiesolana, a Compiobbi, ormai da un ventennio.
Abituato alle distese di olivi, ai panorami aperti delle colline, al rumore sordo e continuo dell’autostrada, ho faticato un po’ ad abituarmi al fiume, al rumore forte e improvviso del treno, all’orizzonte chiuso da verdi colline. Soprattutto, poi, mi sono trovato privo di coordinate, in un ambiente per me nuovo. Non conoscevo i toponimi minori, non sapevo dove portavano le mille stradine, che storia avessero avuto le varie ville, quali opere d’arte nascondessero le chiese e gli oratori.
Forse per questo ho sentito il bisogno di attaccarmi a qualcosa di familiare, di conoscerlo meglio e più a fondo, fino a raccogliere il frutto di queste ricerche in tre volumi (il quarto è in preparazione), dal titolo “Storie di un paese”. Bene o male, sono così entrato a far parte della categoria dei cosiddetti “storici locali”. Strana categoria, peraltro. Ricercatori appassionati, dilettanti ma non per questo sprovveduti, che conoscono ogni angolo del loro territorio di riferimento, anche se a volte peccano un po’ di fantasia. Col tempo, però, alcuni riescono a fare il salto di qualità.
Vorrei segnalare alcune pubblicazioni recenti, o addirittura ancora non stampate, che meritano di essere cercate. Sì, perché purtroppo questi libri non si trovano comunemente nelle librerie, a volte si devono cercare nelle edicole locali, alle feste di paese, nei circoli ricreativi. Di solito non costano molto, ma il contenuto vale molto di più del prezzo pagato.

“Tagliaferro. Origini e storia di un popolo del Mugello”, di Massimo Certini (Ed. del Poligrafico Fiorentino, 2013). Storia, personaggi, trasformazioni di un borghetto di poche case. Centocinquanta pagine ben illustrate, a colori, avvincenti nella lettura, quasi come un romanzo.

“Rignano sull’Arno. Frammenti di memoria”, di Roberto Lembo (Archivio del tempo che passa, 2013). Settanta storie e centinaia di foto dal territorio rignanese; non solo il capoluogo, ma anche Troghi, Cellai, Rosano, Bombone, San Donato in Collina. Presto la presentazione.

“Il triangolo delle Gualchiere”, di Berlinghiero Buonarroti (in corso di stampa). Dieci anni di lavoro, circa 450 pagine, mille foto, per illustrare il territorio della valle dell’Arno fiesolana: Compiobbi, Girone e dintorni. Un intrigante viaggio nel corso dei secoli, che “scopre” un territorio finora poco indagato, con in più la curiosità e la vena di humor che denotano l’autore.
Ecco a cosa mi riferivo quando parlavo di salto di qualità.

Michele Turchi, settembre 2013


a cura di Francoeffe

domenica 15 settembre 2013

LE SORPRESE NON FINISCONO MAI. Ovvero ELEGIA DELL'OLIVETA

Che questo fine settimana fosse iniziato bene lo dimostra il 'post' precedente. Non avevo promosso, avviato, suggerito, iniziato, niente di niente. Ma si sa, le cose prendono una loro strada - in questo caso buona -, indipendentemente dalla volontà dei gratificandi, dei gratificati e dei gratificatori.
La telefonata di Neri che diceva che avrebbe portato il nipote a passare la notte da noi, confermava già la bontà di questo w.e. La serata passata con Mirko al Parco dei Divertimenti ha chiuso il sabato alla grande. Si sono soddisfatti nipote e nonno! Ma c'era ancora la domenica da passare, per la quale era previsto un Convivio all' Oliveta, la colonica immersa nei boschi di Vaglia affittata dalla combriccola del Neri.
In questi casi non è  carino chiedere cosa sarebbe arrivato in tavola. Sarebbe come dire : scelgo di venire  se mi piace! All'Oliveta piace tutto : l'ambiente, la campagna, la pace. la compagnia, le chiacchiere, il chiasso dei bambini che scarrozzano a perdifiato, i fichi quando ci sono, insomma tutto. E la tavola!
Oggi la tavolata ne contavai 21, compresi i bambini : una bimba di 4 mesi non conta, neppure statisticamente all'Oliveta. Dire che si inizia  con il solito aperitivo sarebbe offendere gli aperitivi. All'Oliveta si inizia con il 'solito' fritto mix caldissimo di funghi, melanzane, patate, zucchine, carciofi, ecc.... Oggi si sono aggiunte ben 2 (due) torte salate. Torte? 2 'quicque Lorreine' alla pregiata cipolla di non so dove e pizzicotti di pasta al sesamo e papavero. Roba da sballo!! Garantito!
Ma no, non a secco, ci mancherebbe altro : prosecco della Marca e uno 'champagnino' (troppo poco, rispetto alla qualità) da sorseggiare fra uno Spritze al Prosecco e l'altro.
Dopo questo approccio la tavola non poteva essere da meno :
- risotto al colombo;
- arrosto girato e in forno a legna con tordi, beccacce, passerotti, fegatelli, maiale e pollo, tutto intervallato da pane   infilzato nello spiedo e peperoni rigorosamente gialli; 
- la verdura : cruditè e insalata indivia all'aceto.
Ha chiuso un giro di dessert al cucchiaio: passato di fichi e fior di panna ai pistacchi, guarnito con caramello lucido.
Dalla cantina è uscito 'soltanto' un rosso da 13,5 della zona di Bolgheri.
Nel momento della siesta sotto il canniccio ricoperto di edera e vite americana, l'acquazzone domenicale ci ha mandati tutti in casa prima, a casa nostra poi. Questo w.e. si è chiuso così.

Francoeffe

SORPRESA !

Quando dopo la pausa estiva il Coro ha ripreso prove e Concerti, il Segretario, in una circolare ai coristi, ha fatto sapere i prossimi impegni : il 7 settembre a Vicchio del Mugello, il 14 a Siena, il 21 alla Sede dell' A.N.A. al Cestello, il ....
I primi 3 impegni sarebbero stati fra quelli 'fulminanti' per diverse ragioni : al  primo avrei invitato tutte le persone che nel corso dell'anno avevo incontrato negli Archivi comunale frequentati per la mia attuale Ricerca; oltre tutto persone che mi avevano veramente 'dato una mano'. Inoltre sarebbe stato un Concerto da cantare in un teatrino/gioiello : il 'Giotto' (ma va?) del paese mugellano, senza contare che sarebbe stato un evento curato dagli Alpini della zona e che avrebbe visto la partecipazione di altri 2 Cori, uno dei quali incontrato ai primi di luglio in una bellissima trasferta a Castiglione dei  Pepoli.
Il secondo a Siena, la mia seconda città, quella di elezione, quella prescelta! E la 'location? pare poco? Il Rettorato, l'Aula Magna dell'Università!! C'è da scusare se è poco!! Questo il programma : h, 14,30 appuntamento a Bottai per salire sul bus; ore 15.30 ritrovo al Museo della Contrada del 'Liocorno' con chi era arrivato con mezzi propri : avremmo visto la 'Martinella' conquistata ai fiorentini a Montaperti; visita al Museo dell'Università e Concerto. L'unico neo (se si può dire) : la visita al 'Liocorno' : bella contrada, niente da dire, ma sarebbe stata da visitare quello dell'Onda, la mia Contrada. Mica per campanilismo, solo perchè aveva vinto la Carriera di Agosto, quella dell'Assunta!!, tanto che a Siena, ancora e fino alla Festa della Vittoria del 27 prossimo, ci sono esposte solo Bandiere dell'Onda; per quello del 21, all'A.N.A., à da prevedere una gran festa, stante i rapporti con l'Associazione e l'entusiasmo contagioso degli Alpini,  tanto da scaldare l'ambiente. E a seguire un gran cenone fra canti e... vino!  Ma...
Una telefonata dell'Ufficio Assistenza di Bagno a Ripoli mi informa che il 14, dalle h. 16,00 in avanti, ai Giardini 'I Ponti' ci sarebbe stata una gran Festa delle Associazioni di Volontariato, la 'Rete di Solidarietà',
dove non potevo mancare per la ragione che le ragazze dell'Ufficio avrebbero curato per l'8a volta l'organizzazione. Ma che sarebbe anche stata l'ultima : da li a poco avrebbero avuto il pensionamento.
Fra l'ipotesi Concerto a Siena e questa Festa ho dovuto, ma con piacere, scegliere la Festa : alle ragazze, con cui iniziai a collaborare 38 anni fa, non potevo far mancare il mio saluto di commiato.
Ed eccola qua la sorpresa! Dopo il saluto del Sindaco c'è stata la premiazione di 1 operatore per ogni Associazione/Organizzazione di Volontariato. Ecco l'insistenza delle ragazze perchè fossi presente : non solo per gratificarle dopo tanto lavoro svolto da sempre ineccepilmente, ma perchè potessi ricevere di persona il Diploma. Questo!!


Francoeffe

venerdì 6 settembre 2013

ELEGIA DEL FOCARDO

In attesa del 'bagordo' 2011 : frittura di paranza
Non è detto che tutti i lettori conoscano il 'Focardo'. E neppure ci penso a svelarlo. La ragione? Scorrendo questi versi si capisce che è un luogo, si potrebbe anche dire, un luogo 'di piacere', purchè non ci siano fraintendimenti. Ma qualche piacere certo ci si trova, di qualche piacere si tratta. Vediamone alcuni : 
il luogo, ad esempio, è ben fresco d'estate, specialmente in una striscia che parte dall'angolo della casa della Tella e si inoltra nel cortile aperto e ammattonato; la terrazza della Tina è panoramica e ventilata : roba da farci cena tutte le sere, dopo che il sole se n'è sceso. Ancora : i freschi praticelli avanti le casette in legno; gli orti rigogliosi di verdure e frutti; Lilly, la bastardina di casa,  che scodinzola a chi arriva, pretendendo feste e coccole; la quantità di tavoli, sedie, piatti e bicchieri, utili per i 'bagordi' di cui si accenna nell''Elegìa, sempre pieni di ghiottonerie e bevande all'altezza; Ultimamente nell'estate, giusto per tentare la digestione, si canta accompagnati da una sbertucciata chitarra, oppure si fa il 'karaoke', con la preziosa collaborazione di Dani, il nipote di casa, tecnico esperto degli strumenti necessari. E ancora non ho accennato all'inverno, davanti ai caminetti mentre girano gli arrosti o si 'grigliano' le salsicce.
Infine, non non per ultimo, il Nena, che se non ci fosse si dovrebbe inventare. Insieme, un giorno no e uno si, andiamo a pescare con al collaborazione di molti dei personaggi del Focardo : chi farà i panini, chi procurerà il vino, chi le mele chi pulirà il pescato , chi....
Capito perchè non svelerò niente di più del Focardo? Chi trova un tesoro lo tiene per se!!

ELEGIA DEL ‘FOCARDO’

Alle Feste del Focardo
Io ci arrivo sempre caldo.
La si mangia, beve e drinka
a volte si mangia anche la tinca,
fritta, al sugo, arrosto oppure lessa   
per gustare sempre a ‘fessa’!
Chi dimorto, chi un po’ meno
ma ha da esser sempre pieno.
Il finale? Chi lo sa?
potrebbe esser questo qua :
prima o poi per tutta l’està
al Focardo s’ha da tornà !
Tutti svegli, sani  e belli
o tutti addormentati
alla casa delle ‘Kesseler’ Donati.
C’è la Tina e c’è la Tella,
questa si che è vita bella!
Si preoccupan per gli invitati
che son sempre più affamati
Ma alla fine, questa è bella,
si mangiò sol mortadella.
Ma tutti quanti, in auto o appiedati,
se ne van via sazi e satollati!.
E dal fondo si gridò :
prima o poi ritornerò!!

                                                                                                                            Francoeffe

giovedì 5 settembre 2013

PURA GOLOSITA' !

Ancora una Ricetta da Neri. Si tratta di un dolce a 'cucchiaio', un dessert raffinato e gustosissimo, che può essere realizzato in diversi gusti : questo è presentato al gusto di fragola. La ricetta è ottima anche per essere realizzata al gusto di limone, cioccolato, lamponi e chi più ne ha più ne metta.

BAVARESE ALLE FRAGOLE
(dose per uno stampo da Cream Caramel di cm. 22)
allestito

Ingredienti :
500 g. di fragole
Succo di 1 limone
Buccia di ½  limone
½ litro di latte intero
½ litro di panna
200 g. di zucchero + 4 cucchiai
6 fogli di colla di pesce
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Esecuzione :
si frullano le fragole insieme al succo di limone e ai 4 cucchiai di zucchero;
si porta quasi a ebollizione il latte a cui si è aggiunta la scorza di limone finemente grattugiata;
si mette ad ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda per almeno 10’;
dopo averla ben strizzata la poniamo nel latte ben caldo facendola sciogliere con la frusta;
si monta la panna ‘a metà’ con il resto dello zucchero;
quando il latte sarà completamente raffreddato si aggiungerà il frullato di fragole e di seguito, ma
piano piano, la panna arricchita dello zucchero, mescolando il composto da sotto in su;
Consuno :
Dopo avere versato il composto nello stampo prescelto o nelle coppette, si ripone in frigo per
almeno 1 notte.
Nel caso che abbiamo scelto di porre il composto in uno stampo, per poterlo staccare e servire,
si porrà il fondo dello stampo in acqua calda, cercando di scostare il prodotto dalle pareti utilizzando
una lama sottile e flessibile.
Dopo si potrà capovolgere in un piatto da portata e presentarlo agli ospiti.

a cura di Francoeffe