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domenica 10 febbraio 2013

UNA STORIA NEL CUORE : la m/Nave 'Paganini'

La m/Nave Paganini in fiamme al largo di Durazzo
(dalla copertina del libro di Daniele Finzi)
Mi sono permesso di utilizzare quasi per intero il  titolo che un ricercatore, il Prof. Daniele Finzi, già insegnante - dunque non un ricercatore professionista -, ha dato al suo lavoro pubblicato da Nuova Toscana Editrice, XX °della Collana' Quaderni di Microstoria' : 'Una storia nel cuore - l'affondamento della motonave Paganini ( 28 Giugno 1940).
Quella ricerca prese l'avvio al termine di un fortuito colloquio con una vecchia sua conoscenza ed ex collega,  una signora di Anghiari, alla quale aveva chiesto notizie su un autista, già al servizio del comandante di un campo di concentramento, argomento a cui il Prof. Finzi stava lavorando. Nel corso della conversazione, la signora ebbe a dire che suo padre, Emilio, era morto sulla Paganini. La Paganini? Di che cosa si trattava? La signora ebbe a spiegare che la Paganini era una m/Nave carica di truppe dirette in Albania, affondata in circostanze non del tutto chiarite a poche miglia dal porto di Durazzo il 28 Giugno 1940. Inoltre a  lei risultava che a bordo c'erano anche quattro cittadini di Anghiari.
L'avvio della ricerca si mostrò da subito in salita, dal momento che in Anghiari non se ne era mai parlato e la notizia era rimasta così, come sotto traccia.
Nel suo libro l'Autore da conto della strategia e del metodo di ricerca impiegato; della difficoltà di reperire notizie che non erano state registrate, o registrate male nel migliore dei casi; delle difficoltà che ancor oggi si trovano nel districarsi fra le maglie della burocrazia; dal panegirico che le richieste fanno prima di trovare - quando si trovano - risposte; delle domande a cui nessuno, anche di alto rango ministeriale e funzione, ha mai risposto; delle norme su alcune consultazioni che anzichè favorire osteggiano la ricerca; da archivi chiamati così solo sulla carta : chiusi, senza possibilità di accesso; Stati Maggiore che non hanno fornito le  notizie che pure dovevano conoscere; Ministero dei Trasporti, della Marina, della Guerra ai quali è stato necessario dare, non ricevere, le notizie che si andavano cercando. Lo stillicidio di notizie fu lungo e contraddittorio, fra le notizie di stampa e le comunicazioni delle autorità.
In questo contesto il libro si sulla vicenda sfortunata e maledetta dei quattro anghiaresi, di cui si narra la sfortunata circostanza di un ritardo che non doveva; di una 'scappata' a casa mentre in attesa della partenza :  ritardo che sarà loro fatale.
Il lavoro del Prof. Finzi da conto della truppa imbarcata : un Rgt. di Artiglieria, il 19° Venezia, oltre a bersaglieri, alcuni fanti,  cartografi e stampatori dell'Istituto Geografico Militare di Firenze al seguito delle truppe. Il Reggimento era di stanza a Firenze per cui la maggior parte dei soldati erano toscani, di Firenze nella maggioranza dei casi ma anche dei Comuni contermini : Greve in Chianti, Campi Bisenzio ecc...; dell'aretino : Anghiari, Pieve S. Stefano, Sansepolcro e di altre città e zone della Toscana : Santa Fiora, Colle di Val d'Elsa ecc...
Come al tempo dei fatti, tuttora le circostanze non sono del tutto chiarite. Il regime disse che si era trattato di siluramento, ma negli Archivi della Royal Navy, pur in presenza di sommergibili britannici in zona, non è stato registrato nessun atto di guerra in quel 28 giugno 1940. Semmai non in quel tratto di mare; tanto meno si trattò di un bombardamento dal cielo : almeno un superstite l'avrebbe raccontato. Si è pensato anche ad un atto di sabotaggio, ma non ci sono prove ne circostanze a sostenere questa tesi.
Infine : quanti caduti ci sarebbero stati nell'esplosione della Paganini? Si, perchè tutti sono d'accordo che si trattò di esplosione, seguita dall'incendio della nafta che straziò molti fra vittime e superstiti.
Il libro parla di 950 uomini imbarcati fra militari italiani, equipaggio e alcuni militari albanesi afronte diuna trentina di morti, 200 dispersi ed altre entità minori.
Dalla fine della guerra, ogni 28 Giugno si tiene una S. Messa in memoria nella Basilica della SS. Annunziata di Firenze.

Francoeffe

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