Io,
ad esempio, mi alzavo alle 6,30 per andare al lavoro all’Isolotto. Dopo oltre 1
ora dall’alzata dal letto, spesso c’era la necessità di tornare al bagno, a
pisciare. Niente!! C’era un collega che come ogni mattina lo occupava in
quell’orario cruciale, immediatamente prima dell’entrata al lavoro. Vi entrava
col giornale acquistato all’edicola all’angolo e se lo leggeva seduto sulla
tazza : chissà!
A regola la lettura di quel giornale, ‘La Nazione’, concilia la cacca!! Ed è vero!!
Nonostante
il rito quasi giornaliero di lazzi e frizzi al suo indirizzo, il collega non si
scomponeva per niente. Ogni mattina al bagno col giornale, dicendo a tutti noi
della sua impellente necessità.
Finchè…
Un giorno io e il Piccio si pensò ad uno scherzo. Il giorno prima preparammo il
necessario : un tubo di gomma lungo abbastanza; un palo per fermare la porta.
Il bagno di circa 1,20 X 1,20, non aveva il soffitto ed era accanto ad un
‘altra stanzetta, provvista di lavabo con acqua calda e fredda, che serviva da
spogliatoio. Arrivammo presto e preparammo il tubo attaccandolo al rubinetto
dell’acqua calda della stanzetta. Prima di indirizzarlo verso il WC, facendolo
passare in alto e fermatolo con dei pesi per non farlo scivolare via, facemmo
scorrere acqua calda perché all’occorrenza venisse subito in temperatura.
Come al
solito il collega ci trovò a fumare nel cortile e chiacchierare delle partite e
di altri fatti quotidiani. Col giornale sotto il braccio – non in mano, no – ma
piegato e sotto il braccio, entra come al solito nel WC. Un lampo : si blocca
la maniglia della porta con il palo predisposto e si apre l’acqua girando
velocemente tutto il rubinetto. Il tubo, già indirizzato verso la parete dietro
alla tazza, con la spinta della pressione, non gli lasciò scampo : ‘Buhaioli’, la bruciaaa’. In realtà era solo
calda : era si calda bene, ma battendo nel muro gli arrivava addosso a spruzzo,
con poca consistenza.
La porta
bloccata, poi, fece il resto. Gli dette il senso della trappola, da cui
gli urli : ‘Buhaioliiii…’.
Non
cambiò per questo le sue abitudini. Il giorno dopo, però, vi entrò con molta
circosezion.
Ma sempre
col giornale sotto il braccio.
Francoeffe
Francoeffe
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