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sabato 20 aprile 2013

Il vinaio di Colle val d'Elsa


Ancora non lavoravo, avevo 13 anni e pensai di passare un po’ di tempo dagli zii a Castelnuovo Val di Cecina. Ero si lontano da casa, ma si trattava di passare un po’ di tempo con gli zii del cuore : il Bibi e la Marcella. Avrei trovato anche le cugine con le quali ero cresciuto e la nonna. Sarebbe stata una pacchia.
Lo zio lavorava come guardafili alla Romaval, una società derivata dalla fusione di 2 Sociertà elettriche : la Romana e la Valdarno, per la gestione delle linee dell’alta tensione.
Una bella casa nuova all’inizio del paese, dove abitavano con le famiglie della squadra. Un caposquadra, un autista e tre operai, chi emiliano, chi aretino, chi locale e chi fiorentino. Diventare il coccolo della squadra e invitato negli altri appartamenti fu cosa di una settimana. Franco qua, Franco la. Oltretutto mi prestavo a far piccole commissioni. Poco dopo tempo entrai, si fa per dire’ a far parte della squadra. Si partiva la mattina con la borsa piena di cose da mangiare (e da bere) e si rientrava a sera. 
Quando non si faceva manutenzione agli ‘stradelli’, i viottoli sotto le linee da 220.000 volts, si percorrevano per controllare che tutto : fili, tralicci, isolatori e gli stradelli stessi fossero a posto.
Col tempo ho percorso tutta la linea affidata a questa squadra : da Colle val d’Elsa a Paganico, attraversando posti meravigliosi, ammirando paesaggi incredibili : dai boschi delle colline pisane alle zone sotto il livello del mare della maremma. L’autista lasciava gli operai in posti stabiliti e li recuperava ad una certa ora in altrettanti luoghi stabiliti.
A certi contadini, molto isolati e distanti dagli abitati, con i quali eravamo d’accordo, portavamo sale e fiammiferi, in cambio di una sosta rinfrescante e di un fiasco di vino. Scambio alla pari!
Fra i posti più belli visitati mi piace ricordare Casole d’Elsa, Montigiano, Montieri, Gerfalco, Paganico, Volterra, Larderello e molti altri. Capitava anche di guadare fiumi e torrenti : Cecina, Pavone ecc…
Quando veniva fatta la manutenzione degli stradelli era l’occasione per rifornirsi di legna. In questi casi si agganciava il carrello alla Campagnola e si rientrava carichi. Di tanto in tanto c’era anche la necessità di rifornirsi di vino : un viaggio col carrello al seguito  soddisfaceva le necessità di tutti. Il fornitore della squadra era a Colle val d’Elsa.. Saprei ritrovare il magazzino ancora adesso. Si arrivava con i panini e il vinaio ci offriva da bere a volontà. Del resto si usciva con almeno 4 damigiane! Dunque un affare per lui.
La gran fortuna della squadra era che l’autista era astemio!!

Francoeffe

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