Ancora
non lavoravo, avevo 13 anni e pensai di passare un po’ di tempo dagli zii a
Castelnuovo Val di Cecina. Ero si lontano da casa, ma si trattava di passare un
po’ di tempo con gli zii del cuore : il Bibi e la Marcella. Avrei trovato anche le
cugine con le quali ero cresciuto e la nonna. Sarebbe stata una pacchia.
Lo
zio lavorava come guardafili alla Romaval, una società derivata dalla fusione di 2 Sociertà elettriche : la Romana e la Valdarno, per la gestione delle linee dell’alta tensione.
Una
bella casa nuova all’inizio del paese, dove abitavano con le famiglie della squadra. Un caposquadra, un autista e tre operai, chi emiliano, chi aretino,
chi locale e chi fiorentino. Diventare il coccolo della squadra e invitato
negli altri appartamenti fu cosa di una settimana. Franco qua, Franco la.
Oltretutto mi prestavo a far piccole commissioni. Poco dopo tempo entrai, si fa
per dire’ a far parte della squadra. Si partiva la mattina con la borsa piena
di cose da mangiare (e da bere) e si rientrava a sera.
Quando
non si faceva manutenzione agli ‘stradelli’, i viottoli sotto le linee da 220.000 volts, si
percorrevano per controllare che tutto : fili, tralicci, isolatori e gli stradelli
stessi fossero a posto.
Col
tempo ho percorso tutta la linea affidata a questa squadra : da Colle val
d’Elsa a Paganico, attraversando posti meravigliosi, ammirando paesaggi incredibili : dai boschi delle colline pisane alle zone sotto il livello del mare della maremma. L’autista lasciava gli operai in posti stabiliti e li
recuperava ad una certa ora in altrettanti luoghi stabiliti.
A
certi contadini, molto isolati e distanti dagli abitati, con i quali eravamo
d’accordo, portavamo sale e fiammiferi, in cambio di una sosta rinfrescante e
di un fiasco di vino. Scambio alla pari!
Fra
i posti più belli visitati mi piace ricordare Casole d’Elsa, Montigiano, Montieri,
Gerfalco, Paganico, Volterra, Larderello e molti altri. Capitava anche di
guadare fiumi e torrenti : Cecina, Pavone ecc…
Quando veniva fatta la manutenzione degli stradelli era l’occasione per rifornirsi di legna. In questi
casi si agganciava il carrello alla Campagnola e si rientrava carichi. Di tanto
in tanto c’era anche la necessità di rifornirsi di vino : un viaggio col
carrello al seguito soddisfaceva le
necessità di tutti. Il fornitore della squadra era a Colle val d’Elsa.. Saprei ritrovare il magazzino ancora adesso. Si arrivava con i
panini e il vinaio ci offriva da bere a volontà. Del resto si usciva con almeno 4
damigiane! Dunque un affare per lui.
La
gran fortuna della squadra era che l’autista era astemio!!
Francoeffe
Francoeffe
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