Attualità e Cultura, Ironie e Fantasie, Arti e Scienze, Musica e Spettacoli, Incontri e ...



martedì 13 agosto 2013

Piero e Alma


Si chiamavano davvero così : Piero e Alma. Una coppia con nomi tipo Gianni e Pinotto, Bibì e Bibò!
I nomi erano veri, solo che io che non volevo credere a quanto avevo saputo.  Pareva impossibile crederci, sembrava una storia inventata per la veglia. Invece no : la storia che avevo sentito era verissima.
Li ho anche incontrati qualche volta. Dallo zio Bibi, a Barroccino, quando abitava un cima,  o in fondo all’Arnaccio, dipende da dove si arriva o si parte.
Di tanto in tanto ci andavano per una visita. Abitavano verso Pisa, arrivavano sulla loro ‘Bianchina’ chiara, decapottabile, si intrattenevano per due chiacchiere e un caffè, talvolta anche a cena. Non avevano nessuno che li aspettasse a casa. Credo non avessero figli, forse solo alcuni parenti.
Erano molto anziani : lui grande e grosso, con spessi occhiali sul naso; lei, minuta e delicata : pareva si dovesse prendere in collo per salire le scale esterne della casa di Barroccino.
La cosa curiosa però non era questa, in fondo coppie di due figure diverse ce ne sono tante. La curiosità, diciamo così, era altra, anche ben più corposa e curiosa : era a questa che stentavo a credere.
Dunque, Piero nonostante le spesse lenti sugli occhi non ci vedeva un tubo! Nel vero senso della parola. Eppure viaggiavano in auto, su quella vecchia ‘Bianchina’. Come facevano? Semplice : Alma nel periodo estivo stava in piedi con la testa fuori dal tettuccio; nel periodo freddo si affacciava al finestrino di destra e dava a Piero per indicazioni necessarie per viaggiare nel traffico : l’Aurelia non è uno scherzo : “…vai Piero, freccia e sorpassa,… ora rientra,… basta così, bene! Raddrizza le ruote, così !”
Ecco, questi erano Piero e Alma, amici degli zii che abitavano a ‘Barroccino, ’in fondo  o in cima   all’Arnaccio, a seconda da dove si arriva o parte.

Francoeffe

Nessun commento:

Posta un commento