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giovedì 14 marzo 2013

In due sulla bicicletta

  '…e voi donne, finestre chiuse e zitte!!”. Furono le ultime parole che il nonno pronunciò uscendo di casa quella notte. Il tono non ammetteva replica ne disobbedienza. Era già passata la mezzanotte ed nonno, già ben gonfio dalle sere e settimane precedenti, era uscito dai gangheri. “…stasera la si farà finita. Questa storia non può andare avanti”.
Il babbo non era ancora rientrato : forse gli poteva far cambiare idea. Quella scelta poteva dimostrarsi traumatica e, sopratutto, definitiva.
La questione stava così . Lo zio, quando libero dal servizio (lavorava di notte come controllore dell’illuminazione  pubblica), andava a trovare i colleghi che non incontrava in ragione dei turni diversi. Ci andava sempre con un fiasco di vino. Altri ce n’ erano nella sede e… I colleghi, ben più maggiori di lui, lo tenevano come un nipote e non gli facevano mai mancare il bicchiere. Un po’ gli piaceva di suo, un po’ glielo facevano trovare e….. finiva che spesso rientrava, come dire, …allegro, ecco. Ma rientrava tardi, lasciando in apprensione la zia, che la trasmetteva alle altre donne di casa : mia mamma e la nonna. A nulla valsero le preghiere delle donne di casa. A loro dispiaceva sopratutto perché si sarebbe risaputo facilmente dal momento che molti dei vicini erano con le seggiole sul marciapiede a veglia e a prendere il fresco. Sai le dicerie e chiacchiere dall’indomani. Non ci fu niente da fare : il nonno uscì di casa, pronunciando quelle decise parole : “…e voi donne ….!!”.
La zia si rinchiuse in camera a piangere. Naturalmente le altre donne  se ne guardarono bene dal non occhiolare da sotto le persiane. Discretamente per non parere verso i vicini. Si misero di vedetta da subito, una per persiana. “Vedi nulla tee?”. “ Ancora no, ma speriamo bene”. Passa una mezz’ora. Ne passa una. Intanto la gente era rientrata in casa dal fresco e dalla veglia, ma le persiane delle loro finestre oscillavano esattamente come le nostre! “Braconi, ecco cosa sono. Braconi”. Intanto il babbo era rientrato e restò con tutti ad aspettare ed assistere all’esito.
Verso le 2 si vide in fondo alla strada, dalla parte di Piazza Beccaria, un lumino che avanzava a zig-zag, mentre debolmente, ma chiarissimamente, si sentiva un canto : “…avanti popolo, alla riscossa….”.
Il lumino zig-zagante avanzava e la luce del lampione proprio davanti alla nostra casa, ci permise di vedere cos’era e, soprattutto chi c’era!
Il nonno seduto sul manubrio con le gambe penzoloni; lo zio sul sellino a pedalare. “..avanti popolo…!!
La mattina seguente, per la cortesia dell'ottima signora Biagiolini, partirono due telefonate per giustificare altrettante assenze dal lavoro : una alla Società Valdarno, l’altra alla Ditta Ferrero, bilance e bascule. 

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