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C'è chi giura che sia la testa del prete |
Dalla città, in particolare sulle direttrici del cardo
e del decumano, le strade si perdono verso i borghi fuor dalle mura e, in
genere, passano anche accanto ai luoghi dove sono
eretti i capestri. Verso Est, il cardo conduceva a quello maggiormente
frequentato : quello fuor dalla Porta S. Croce.
Lungo la strada c’era sempre
molta gente che imprecava contro i condannati, riconoscendoli come i propri
giudici, colpevoli e quindi meritevoli
delle pene loro inflitte. Per contro c’era anche chi li confortava, ad esempio
con acqua o chiedendo loro segni di rammarico. O chi li invitava a pentirsi
delle proprie colpe, per un estremo tentativo di salvarsi almeno l’anima di
fronte a Dio.
Esiste ancora oggi, quasi alla fine di Borgo la Croce
sul lato destro, un tabernacolo per chi si voleva pentire prima di salire sul
capestro o rogo che fosse.
Nel 1327, un tal Cecco d’Ascoli scrittore e astrologo,
accusato di stregoneria e negromanzia, veniva condotto al rogo. La strada, il
cardo in direzione nord, costeggiava la
chiesa di S. Maria Maggiore.Un prete di questa antica chiesa, anziché
confortarlo e sostenerlo con opere e discorsi caritatevoli magari assolutori, da
un finestrino del campanile -poi scapitozzato-,
avvertì i ‘famigli’(1) del ‘Bargello’(2) di impedire che lungo il
percorso, al condannato, gli venisse data acqua da bere, perché Cecco, avendo
fatto un patto col diavolo, con l’acqua si sarebbe salvato dal fuoco. “Non fatelo bere altrimenti non morrà mai!”
gridò ai famigli. E il condannato pronto : “
Tu prete, il capo di li non toglierai mai!”. Forse che il prete per l’impressione non fu capace di
ritirarla dal finestrino?
Quella testa bianca , se del prete o di Cecco, è
sempre li che aspetta, un po’ beffarda ma anche stupita, che si confermi la sua leggenda.
1) famigli : coloro che erano al servizio e/o
collaboravano con il
2) Bargello : Comandante delle Guardie del Comune con poteri di polizia
2) Bargello : Comandante delle Guardie del Comune con poteri di polizia
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